Abstract |
La Regione Puglia, con legge regionale 27 marzo 2018, n. 9 (Disposizioni in materia di agricoltura sociale), in armonia con i principi comunitari, costituzionali e statutari, in accordo con la legge 18 agosto 2015, n. 141, ha inteso sostenere “l’agricoltura e lo sviluppo rurale mediante la diversificazione delle attività agricole in agricoltura sociale” (art. 1, comma 1) e, a tal fine, promuovere “l’agricoltura sociale quale strumento finalizzato a consolidare la gamma delle opportunità di occupazione e di reddito, favorendo l’integrazione in ambito agricolo e forestale di interventi di tipo educativo, sociale, socio-sanitario, di inserimento socio-lavorativo, allo scopo di facilitare l’accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie, alle persone in stato di disagio e/o disabilità e alle comunità locali in tutto il territorio regionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate” (art. 1, comma 2). Le fattorie sociali sono pertanto individuate quale strumento “per l’attuazione delle politiche di settore a sostegno dell’agricoltura sociale” (art. 1, comma 3). L’articolo 13, nello specifico rubricato “monitoraggio e valutazione”, introduce la clausola valutativa, con la quale si prevede che la Giunta regionale curi il monitoraggio sullo stato di attuazione delle disposizioni di legge e ne riferisca a cadenza biennale alle competenti Commissioni consiliari permanenti con apposita relazione. Gli uffici della IV Commissione, con nota n. 4814 del 26 marzo 2024 hanno richiesto al competente Assessorato di volersi esprimere, dettagliatamente, nel merito dei punti individuati nel medesimo articolo 13, ovvero: sul numero delle fattorie sociali iscritte nell’elenco di cui all’articolo 3 della legge regionale; sulle attività svolte dall’Osservatorio di cui all’articolo 9; sugli interventi di sostegno, di cui all’articolo 4, attivati dai vari soggetti e sui risultati conseguiti. L’Assessore regionale all’Agricoltura ha riscontrato quanto richiesto con nota n. 0298784 del 17 giugno 2024 trasmessa alla Commissione. A seguito di tale comunicazione formale, la IV Commissione ha promosso una specifica audizione, svoltasi nella seduta del 24 ottobre 2024 (punto 1 all’O.d.g.), convocando l’Assessore regionale all’Agricoltura e il relativo Direttore di Dipartimento, la Direttora del Dipartimento Welfare, l’Autorità di Gestione PSR Puglia 2014 – 2022 e il Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà. Inoltre, anche in aderenza alla composizione dell’Osservatorio regionale, istituito, con specifici compiti, ai sensi dell’articolo 9 della legge, sono stati invitati i principali stakeholders interessati all’attuazione e agli adempimenti previsti dalle norme. Nel merito del dibattito, la rappresentante di ANCI Puglia, avv. Gaia Silvestri ha posto l’accento sui possibili interventi dei Comuni, in termini di istituzione di sportelli e creazione di strumenti per accedere ai finanziamenti europei. Inoltre, ha comunicato che ANCI Puglia ha in cantiere una proposta riguardante l’agricoltura sociale, in sintonia con i Comuni a particolare vocazione agricola. Il dirigente dell’Ufficio III del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Puglia e Basilicata, dott. Michele Mirgaldi, ha puntualizzato sulla funzione di reinserimento sociale dei detenuti, portando ad esempio la costituzione di piccole attività agricole in diversi istituti penitenziari. La vicepresidente nazionale della Rete Fattorie Sociali, avv. Assunta Di Matteo, in relazione alle criticità riguardanti la tematica a livello nazionale, ha posto l’attenzione sulle problematiche fiscali e previdenziali che interessano gli imprenditori agricoli al momento di voler assumere educatori e sulle conseguenti difficoltà di iscrizione nell’elenco da parte dei soggetti interessati, cui si aggiungono ostacoli di natura burocratica rinvenienti dalle esigenze di raccordo con i programmi ministeriali in materia e criticità legate al livello dei servizi offerti dai Comuni. COPAGRI ha riscontrato che poche aziende agricole hanno avuto la possibilità di accedere alla misura 6.4, in quanto conforme più al settore agrituristico che a quello dell’agricoltura sociale. CIA Puglia ha chiesto una semplificazione delle procedure di iscrizione nell’elenco. Il rappresentante del Forum pugliese del Terzo Settore, dott. Pasquale Ferrante, ha sollecitato la ripresa delle attività dell’Osservatorio regionale e ha evidenziato le carenze informative sul tema. La dott.ssa Giovanna De Giglio, in rappresentanza dell’UEPE Puglia e Basilicata, si è soffermata sulle esperienze maturate da cooperative che si occupano di agricoltura sociale e di beni confiscati alla mafia, citando alcuni progetti di formazione regionali che hanno coinvolto persone sottoposte a misure alternative al carcere. Il funzionario del Consiglio regionale dott. Giuseppe del Grosso, intervenuto per l’ufficio dei Garanti, ha segnalato una serie di sperimentazioni, pur con budget limitati, in corso nel territorio pugliese, comprese le attività agricole presso l’istituto penale minorile Fornelli di Bari, e ha evidenziato che, tra gli strumenti a disposizione, anche al fine di facilitare la diffusione delle informazioni, vi è il Forum di Agricoltura Sociale Puglia. La dirigente dott.ssa Laura Liddo del Dipartimento Welfare ha richiamato il V Piano delle politiche sociali, nel quale la formula dell’agricoltura sociale è comunque considerata, e puntualizzato che nell’avviso “Impresa Possibile” è compreso questo specifico tema, con la previsione di particolari premialità per le realtà economiche interessate a includere nella compagine sociale persone svantaggiate. Liddo ha sottolineato la centralità dello strumento della valutazione di impatto sociale e precisato che il Dipartimento è disponibile ad individuare soluzioni, in sede di Osservatorio, anche in riferimento ai problemi sollevati dagli operatori relativamente alle procedure di assunzione di figure utili nell’agricoltura sociale. Il dirigente dott. Luigi Trotta del Dipartimento Agricoltura ha evidenziato come l’Osservatorio sia un luogo istituzionale di confronto molto importante, nella prospettiva di far collaborare le varie realtà e rendere più efficaci le disposizioni di legge, assicurando una prossima convocazione dell’organismo finalizzata alla definizione di un provvedimento che possa individuare i criteri per la costituzione di una specifica figura professionale, analogamente a quanto svolto per le masserie didattiche. Trotta ha quindi comunicato che le fattorie iscritte all’elenco sono quattro, con ulteriori tre richieste in fase istruttoria presso la competente struttura regionale. L’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia ha rilevato un problema di ordine culturale attorno all’agricoltura sociale ed evidenziato la persistenza di problematiche tecniche ancora non risolte che incidono sulla disponibilità delle imprese a intraprendere tale attività. Pentassuglia ha altresì invitato a considerare l’agricoltura sociale quale strumento utile a combattere la marginalità e sollecitato uno sforzo comune degli Assessorati coinvolti per appianare le problematiche emerse in audizione. L’assessore conclude dunque, affermando che in ordine agli elementi raccolti nella discussione, in specie quelli riferiti al sociale e alla fiscalità, potrà risultare opportuno un loro riporto sui tavoli intersettoriali onde favorire un migliore utilizzo per il sistema regionale pugliese.
Per ogni ulteriore dettaglio in ordine all’esito della verifica sull’attuazione della legge si rinvia alla documentazione allegata di cui al presente approfondimento tematico.
Gli uffici della Commissione provvedono, infine, a notiziare del contenuto di quest’ultimo i Commissari e, per conoscenza, il competente Assessorato fornendo il link di riferimento. |