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Argomento Adempimenti di cui all'articolo 6 (Clausola valutativa) della legge regionale 9 agosto 2019, n. 42 (Istituzione del Reddito energetico regionale). Anno di osservazione: 2024.
Abstract Adempimenti di cui all’articolo 6 (Clausola valutativa) della legge regionale 9 agosto 2019, n. 42 (Istituzione del Reddito energetico regionale). Anno di osservazione: 2024. La Regione Puglia, con legge regionale 9 agosto 2019, n. 42 (Istituzione del Reddito energetico regionale), al fine di favorire la progressiva diffusione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile presso e a servizio delle utenze residenziali domestiche o condominiali, istituisce il Reddito energetico regionale attraverso la previsione di interventi per la progettazione, l’acquisto, l’installazione, la manutenzione, l’assicurazione e la connessione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili in favore di utenti in condizioni di disagio socioeconomico che si impegnano ad attivare, tramite idonee convenzioni con il Gestore dei Servizi Energetici S.p.a. (GSE), il servizio di scambio sul posto analogo dell’energia elettrica prodotta dai suddetti impianti, il cui acquisto è incentivato dalla Regione attraverso la concessione di contributi. Con l’istituzione del Reddito energetico, la Regione intende, dunque, perseguire la tutela dell’ambiente, la promozione della coesione economico-sociale e lo sviluppo economico del territorio. La V Commissione, in data 24 ottobre 2024, ha tenuto un’audizione in esecuzione dell’articolo 6 della legge regionale, contenente la clausola valutativa, che prevede che sia presentata alla Commissione consiliare competente, trascorsi due anni dalla data di entrata in vigore della legge e con successiva periodicità biennale, una relazione sullo stato di attuazione e sull’efficacia della misura del reddito energetico regionale. In particolare, la relazione deve contenere gli interventi attuati e i risultati della loro implementazione, i tempi dei procedimenti, le risorse stanziate e utilizzate, il numero dei soggetti beneficiari, il totale dell’energia prodotta dagli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili installati presso i soggetti beneficiari e immessa in rete e l’ammontare dei crediti complessivamente maturati dalla Regione nei confronti del GSE. Durante i lavori di Commissione, infatti, il Presidente Mazzarano precisa che è pervenuta una relazione, che si allega, dell’Assessore allo Sviluppo Economico Delli Noci, opportunamente sottoposta a tutti i soggetti auditi. Nella suddetta è specificato tra l’altro, lo stato di attuazione della l.r. 42/2019 fino a giugno 2024 e le criticità riscontrate, l’energia elettrica prodotta dagli impianti installati e l’analisi di dettaglio delle domande ammesse al contributo e liquidate. Il Dirigente della Sezione Transizione energetica, ing. Corvace, intervenuto in qualità di delegato dall’Assessore allo Sviluppo Economico, ha premesso che si tratta di un intervento di sostegno alle famiglie che necessita di misure di incoraggiamento per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili; specifica che la fonte finanziaria deriva, in primis, da introiti destinati alla Regione Puglia per via delle estrazioni di idrocarburi che ancora vi sono, soprattutto nell’area del Subappenino, introiti riservati appunto, per la parte più significativa, alla misura del reddito energetico ad opera di una convenzione stipulata diversi anni fa con il MASE e per la quale è in via di sottoscrizione una proroga. Tale misura, come chiarito dal Dirigente, prevede di autoalimentarsi attraverso una sorta di fondo di rotazione, nel momento in cui la regione Puglia si fa parte, insieme al GSE, dell’incasso degli incentivi derivanti dalla produzione di energia da fonti rinnovabili. E’ un meccanismo virtuoso, ma che è stato oggetto, a fine 2022, di una prima revisione. La stessa, come specificato dal Dirigente Corvace, è rimasta sospesa dopo la l.r. 30/2022, che ha rivisto quella del 2019, in quanto, nel frattempo, sono state emanate le regole delle comunità energetiche e il testo dell’ARERA sull’autoconsumo diffuso. Dal punto di vista applicativo viene data evidenza dei risultati rilevati con il lancio del bando, il quale ha ottenuto una risposta buona, ma non ottima, forse anche in ragione di un probabile sovradimensionamento nel senso che la risposta ha consentito molte economie che avrebbero potuto parzialmente essere ridotte con una maggiore apertura dei termini dello stesso bando. All’audizione, tra l’altro, sono stati invitati i principali stakeholders interessati, ovvero il Distretto di Edilizia sostenibile Puglia, l’Anaci, l’Anci, il GSE, Legambiente e Confedilizia. Nello specifico, durante i lavori di Commissione sono intervenuti il Distretto di Edilizia sostenibile Puglia, l’Anaci, l’Anci, Legambiente e Confedilizia. Il Presidente del Distretto di edilizia sostenibile Puglia ha ricordato che la legge in esame trova applicazione fondamentalmente per le case unifamiliari, date le difficoltà legate alla gestione dei condomìni e alle disponibilità dei condòmini di realizzare impianti singoli. Lo stesso riferisce che il giusto indirizzo delle comunità energetiche, sulla base dell’esperienza che il Distretto ha vissuto anche in Paesi esteri, prevede la possibilità di creare veri e propri isolati urbani, che consentono lo scambio di energia tra gli edifici per compensare le eccedenze. L’Anaci riferisce, invece, che da uno studio relativo all’applicazione delle legge in questione, è emerso che il condominio si pone come un soggetto a valle dell’intera filiera, a causa delle difficoltà nel rapportarsi con operatori economici che stanno cercando di applicare ad esso tale norma dovute ai limiti strutturali degli stessi condomìni che non sempre consentono l’installazione di pannelli fotovoltaici, anche per la difficoltà di raggiungere le maggioranze necessarie per la realizzazione di tali interventi. I lavori sono proseguiti con l’ascolto del delegato Anci Puglia alla transizione energetica, il quale ha sottolineato la necessità per i Comuni di assicurare un sostegno alle classi sociali in difficoltà, auspicando che la misura continui a trovare stabile programmazione nelle risorse regionali, privilegiando soprattutto coloro i quali siano locatari di immobili. Al fine di migliorare l’efficacia della misura, il delegato Anci ha proposto di affrontare la questione finalizzata a comprendere se gli effetti delle eventuali riduzioni in termini di percentuali di detrazioni fiscali possano essere compensati, a livello regionale, attraverso l’introduzione di benefici, come, ad esempio, l’accesso al credito che non è più garantito nell’annualità 2025. E’ intervenuto, infine, il Presidente di Confedilizia Puglia, il quale ha riferito di come sia stata vista con favore la nascita di tale legge, evidenziando, in particolare, la necessità di non dimenticare, oltre ai condomìni, le realtà unifamiliari. Per ogni ulteriore dettaglio in ordine all’esito della verifica sull’attuazione della legge si rinvia alla documentazione allegata di cui al presente approfondimento tematico. Gli uffici della Commissione provvedono, infine, a notiziare del contenuto di quest’ultimo i Commissari e, per conoscenza, il competente Assessorato fornendo il link di riferimento.
Sedute 24/10/2024

Contributi

Descrizione contributo Testo
L.r. 42/2019
Relazione dell'Assessore allo Sviluppo Economico
Verbale n. 167 del 24.10.2024
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